Descrizione
VISION
Lo zolfo, il sale e il mercurio di cui parlano gli alchimisti rappresentano i diversi elementi dalla psiche umana, Athanor è il recipiente in cui vengono messi e simboleggia l’uomo stesso.
Una volta riempito il recipiente viene messo sul fuoco. Il fuoco sui cui il recipiente viene messo è chiamato Incendium Amoris. Le sostanze sottoposte al processo passano per tre stadi all’interno dell’Athanor. Nella prima sulfurea fase la bassezza umana inizia a disintegrarsi. Poi avviene la trasformazione in argento – purificazione. E infine è oro l’amore spirituale che unisce
Nel naso Athanor è
Un calore diffuso lievemente sulfureo
Un argento traslucido, freddo ma vivo
E poi si rivela dietro il calore iniziale un vibrante oro, il risultato della trasformazione
Il progetto ambizioso di Athanor ha visto coinvolti grandi artisti e uomini instancabili:
la formulazione olfattiva è firmata da Luca Maffei che con fierezza e tenacia lo ha portato aventi per due lunghi anni fino al riconoscimento dell’opera finita condivisa con Stefania.
Il tappo da NIBO, orafo scultore, scrupoloso e scientifico nell’esecuzione quanto profondamente artista nell’ispirazione. Salernitano, orafo, scultore, pittore, appassionato ed esperto di materia e di creazione. Ha seguito con rigore assoluto la scultura Athanor e la pepita fluttuante nel falcone per Mendittorosa Talismans Collection.
Packaging nei dettagli
Il tappo di Athanor è una composizione scultorea in miniatura. Nasce da una scultura in cera persa destinata alla fusione in bronzo. Anatomie umane collocate in un rigore scenico, per descrivere il giusto contesto celebrativo di una ritualità connessa alla civiltà arcaica.
Nel crogiuolo refrattario, l’Athanor, il fonditore lega con l’incandescenza del fuoco madre gli elementi scelti per lo scopo, trasmutando la materia grezza in valore aggiunto di bellezza, che a sua volta unisce etica ed estetica come la psiche umana può concepire.
Il bronzo per sua natura interagisce con l’ambiente, è vivo, e il suo cromatismo caldo d’origine risente delle variabili termiche che il clima decide. Dal giallo al bruno fino al verde ossidato il suo aspetto prende nuovi connotati.
Definirli è stata un’ulteriore scelta creativa, l’ultimo tassello compositivo per far si che alla vista, la percezione possa essere un connubio equilibrato tra il corpo e la sua evocazione.
Una pepita dorata grezza. Fluttua sul fondo del flacone.
Un frammento di luce e di bellezza.
Quel frammento di cui siamo portatoti e di cui dovremmo essere divulgatori
Carmine Borrelli (detto Nino), ha prestato mani e concetti alle realizzazioni bronzee che decorano Athanor sia esternamente che internamente.